Laureati in Scienze Motorie e Sanità: ODG al Senato
Da anni i laureati in Scienze Motorie chiedono un riconoscimento della loro professionalità per mezzo di un albo. Inoltre, vista l'enormità di studi scientifici che mettono in luce le infinite proprietà preventive e anche terapeutiche dell'esercizio fisico, sia in prevenzione primaria che secondaria, gli stessi medici sono ormai convinti nel mettere in ricetta l'esercizio fisico al pari di un farmaco. Il problema è che non esiste una figura sanitaria adatta a ciò, visto che i fisioterapisti sono adeguati al recupero in acuto dei pazienti, ma non formati a somministrare esercizio fisico nella fase estensiva, nè alla programmazione e alla metodologia dell'allenamento. La figura principe, in questo senso, potrebbe essere rappresentata proprio dal laureato in Scienze Motorie specializzato in attività preventivo-adattate, ma che nelle aziende ospedaliere non può essere impiegato in quanto non inserito nelle professioni sanitarie.
Vi è inoltre da considerare che, molti paesi anglosassoni (USA, UK, Canada, Australia), utilizzano a questo scopo la figura del Clinical Exercise Physiology (Fisiologo Clinico dell'Esercizio Fisico) specializzato nella somministrazione di esercizio fisico a soggetti con patologie croniche stabilizzate (cardiopatie, diabete, cancro, BPCO, ecc). Tale figura non ha nulla a che vedere con il fisioterapista e si pone a cavallo tra quest'ultimo e il semplice laureato in scienze motorie che non ha specializzazioni cliniche.
Già agli albori del decreto Lorenzin (DDL 1324), si era introdotto il laureato in Scienze Motorie all'interno del nuovo "Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione", inserendolo, ovviamente, nell'ambito della prevenzione, insieme a figure come il dietista. Nelle ultime versioni del decreto il laureato in scienze motorie è stato depennato dal testo, mentre sono rimaste le figure dell'osteopata e del chiropratico, che tanto hanno spaventato i fisioterapisti.
Qualche giorno fa è stato presentato dal Vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, Maurizio Romani l’emendamento 3.0.203 (ovvero una proposta di modifica alla legge), per istituire, di nuovo, nell’ambito delle professioni sanitarie, il “dottore in scienze delle attività motorie e sportive”.
Tale emendamento è stato ora ritirato e trasformato in Ordine del Giorno (OdG) n. G3.0.203 che sarà discusso alla Camera nei prossimi giorni e fa ben sperare per il proseguo dei lavori verso l'approvazione della modifica proposta dall'On. Romani.
Ricordiamo che l'OdG impegna il Governo ad interpretare una legge, sottolineandone alcuni aspetti specifici da prendere in esame verso i quali si dovrà poi rivolgere l'azione governativa. Chiaramente, il Governo dovrà esprimere il proprio parere, accogliendo o meno l'OdG, oppure accogliendolo unicamente come raccomandazione. Quando accettato, vincola l'Esecutivo a darvi seguito.
Restiamo in fiduciosa attesa, sperando che, il Governo, si renda finalmente conto che il risanamento della Sanità pubblica non puà avvenire attraverso continui tagli netti ai servizi ma, piuttosto, attraverso la riduzione dei malati (prevenzione primaria) e al contenimento delle recidive (prevenzione secondaria).
Clicca quì per il testo dell'emendamento